Vicenza, pur rappresentando la città palladiana per eccellenza, offre, ancora oggi, numerose testimonianze del gotico, sia nel campo dell'architettura ecclesiastica che dell'architettura civile. Il punto di partenza di questo percorso è il francescano tempio di San Lorenzo, avviato nel 1281 e concluso nei primi anni del 1300. La basilica, a tre navate con volte a crociera, riscuote molto successo tra i domenicani già prima del suo completamento, promuovendo lo sviluppo della struttura a volte nel Veneto. Il percorso procede con l'imponente costruzione dei domenicani a Vicenza, il complesso di Santa Corona, costruita a partire dagli anni Sessanta del Duecento, allo scopo di conservare la reliquia di una sacra spina della corona di Cristo donata al vescovo di Vicenza dal re di Francia, Luigi IX. La facciata presenta un portale ogivale, che immette nell'interno a tre navate su colonne.

Vicenza. Chiesa di San Lorenzo

Per quanto riguarda invece l'edilizia civile, l'eccellenza dell'ultimo periodo gotico è il Palazzo della Ragione, costruito come copia tarda e più piccola di quello padovano, il cui nucleo gotico fu rivestito con l'involucro delle logge progettate da Tommaso Formenton nel 1489 e concepite in uno stile di transizione tra gotico e prime forme rinascimentali - le logge al pianterreno erano a tutto sesto, mentre quelle del primo livello erano ad arco acuto. Ma tale costruzione mostrò fin da subito forme di cedimento: fu così che nel Cinquecento si avviò il concorso conclusosi con la vittoria del progetto di Palladio.
Non lontano da Vicenza, collocato a circa trenta chilometri di distanza, si raggiunge Bassano del Grappa: presso il lato meridionale di Piazza Garibaldi, vi è la chiesa di San Francesco, in stile romanico-gotico a croce latina, costituita da una sola navata intersecata da transetto poco sporgente, con facciata a capanna, arricchita da un elegante protiro.